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Introduzione
Ci congratuliamo con voi per aver scelto il motoriduttore RI.6E. Tutti gli articoli della vasta gamma Benincà sono
il frutto di una ventennale esperienza nel settore degli automatismi e di una continua ricerca di nuovi materiali
e di tecnologie all’avanguardia. Proprio per questo, oggi siamo in grado di offrire dei prodotti estremamente
afdabili che, grazie alla loro potenza, efcacia e durata, soddisfano pienamente le esigenze dell’utente nale.
Tutti i nostri prodotti vengono costruiti in conformità alle norme vigenti e sono coperti da garanzia. Inoltre, una
polizza R.C. prodotti stipulata con primaria compagnia assicurativa copre eventuali danni a cose o persone
causati da difetti di fabbricazione.
1. Notizie generali
Per un buon funzionamento dell’automazione per scorrevoli, la porta da automatizzare, dovrà rispondere alle
seguenti caratteristiche:
- la rotaia di guida e relative ruote devono essere opportunamente dimensionate e manutenzionate (onde
evitare eccessivi attriti durante lo scorrimento del cancello.
- durante il funzionamento la porta non deve presentare eccessivi ondeggiamenti.
- la corsa di apertura e chiusura deve essere limitata da un arresto meccanico (secondo normativa di sicurezza
vigente).
2. Caratteristiche generali
Automazione per cancelli scorrevoli ad uso civile (peso max. anta 600Kg).
Il RI.6E è un monoblocco dal design rafnato e di ridotte dimensioni; costituito da un gruppo di alluminio ver-
niciato al cui interno sono stati collocati il motore e un sistema di riduzione irreversibile realizzato con materiali
ad alta resistenza. Gli organi di riduzione sono completamente immersi nell’olio. Il RI.6E è dotato di necorsa
con funzionamento a molla. Uno sblocco di emergenza a chiave personalizzata permette la movimentazione
manuale del cancello in mancanza di corrente.
3. Messa in posa della piastra di fondazione
Posizionare a terra la piastra di fondazione seguendo le quote della g.1, mediante n° 4 tasselli a pressione
in acciaio T (in ogni caso la piastra deve essere perfettamente ancorata a terra).
N.B.: Passare sui fori F una guaina adeguata ai cavi di alimentazione dell’attuatore.
4. Fissaggio cremagliera
4.1 Cremagliera in nylon (g.2)
Posizionare la cremagliera ad un’altezza di 125 ÷ 126 mm dalla testa del dente cremagliera alla base su cui
andrà ssata la piastra di fondazione; forare e lettare M6 il cancello circa nella mezzeria delle feritoie crema-
gliera. Fissare poi la cremagliera rispettando i punti 4.3 e 4.4.
4.2 Cremagliera in Fe 12x30 mm (g.2)
Posizionare i distanziali D saldandoli o avvitandoli sul cancello ad un’altezza di 144 ÷ 145 mm dalla piattaforma
su cui andrà ssata la piastra di fondazione dell’attuatore e ad un passo pari alla foratura sulla cremagliera.
Fissare inne la cremagliera rispettando i punti 4.3 e 4.4.
4.3 Rispettare il passo di dentatura anche tra uno spezzone di cremagliera e l’altro; a tale scopo può essere
utile accoppiare un’altro spezzone di cremagliera (vedi g.2).
4.4 Fissare inne la cremagliera con le viti V, avendo cura, una volta installato l’attuatore, che rimanga ≈1 mm
di gioco tra cremagliera e ruota di trascinamento (vedi g.3); a tale scopo usufruire delle asole sulla crema-
gliera.
5. Posizionamento ed ancoraggio attuatore (vedi g.4)
Togliere il carter svitando le viti V. Posizionare il gruppo con l’ingranaggio centrato rispetto alla cremagliera,
metterlo in bolla agendo sui grani G ed eventualmente ritoccare il gioco tra cremagliera ed ingranaggio (come
da g.3). Ultimata questa operazione serrare forte le viti L
6. Posizionamento staffe dei necorsa (g.5)
Portare manualmente il cancello in apertura lasciando una luce da 1 a 3 cm a seconda del peso del cancello
tra il portone stesso e l’arresto meccanico A; ssare quindi la staffa del necorsa S mediante i grani G in modo
che il micro necorsa sia premuto. Ripetere poi l’operazione con il portone in chiusura.