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Test Stenger Tonale e Vocale
Tramite questo test è possibile inviare al soggetto lo stesso tipo di stimolo contemporaneamente alle due
orecchie. Il test è utilizzato principalmente per valutare l’eetto mascherante di un segnale inviato ad un
orecchio quando all’orecchio opposto è inviato uno stesso segnale ma con dierente intensità. Come
tipo di stimolo, oltre ai toni puri, è possibile avere gli stessi segnali di input presenti in audiometria vocale
(materiale vocale da player esterni, da microfono operatore, da SD-card presente in macchina). Per questo
test non sono visualizzati audiogrammi e non è possibile eseguire memorizzazioni tramite il tasto STORE.
Test Audiometria Automatica di Bekesy
Test utilizzato per diagnosticare problemi a carico del nervo acustico. Il test viene condotto in modo
automatico con la collaborazione del soggetto che dovrà dare risposta quando in grado di sentire lo
stimolo inviato e di non darla quando non più in grado di udirlo. Come stimolo vengono utilizzati toni
puri a diverse frequenze e inviati in modalità continua, pulsata (frequenza di presentazione 2 Hz), “lot”
(frequenza di presentazione 1 sec tempo ON=200 msec, tempo OFF=800 msec). L’incremento dello stimolo
inviato avverrà in modo continuo e con velocità variabile (1 dB/sec, 2,5 dB/sec, 5 dB/sec). La variazione di
frequenza potrà essere ssa (step di frequenze in ottave), oppure eseguita in modo continuo (sweep di
frequenza). Sarà possibile anche impostare il senso di presentazione dello stimolo: se da frequenza alta
verso frequenza bassa o viceversa. Il tempo complessivo di esame potrà essere di 30 o di 60 sec. per il modo
di presentazione sso, e di 60 sec. per il modo sweep.
Una volta entrati nella pagina del test, utilizzare i seguenti comandi per le dierenti impostazioni:
Per la modalità presentazione stimolo (continua, pulsata, lot) utilizzare il tasto F1.
Per la velocità di incremento dello stimolo premere F4 > F5 e poi nuovamente F5 per le variazioni.
Per la variazione di frequenza (sso o sweep) premere F4 > F5 e poi nuovamente F4 per la scelta.
Per il senso di presentazione frequenza (bassa > alta oppure alta> bassa) premere F4 e poi F3 per la scelta.
Per il tempo di durata del test (30 sec o 60sec) premere F4 > F5 e poi F6 per la scelta.
Test GAP (Gap Detection Threshold)
Il test di rilevazione del GAP può essere eseguito con varie metodologie, il presupposto è quello di
sottoporre due stimoli (suoni, click o rumore broadband) di una certa durata con un intervallo variabile
tra essi. Lo scopo è identicare l’intervallo temporale a cui i due stimoli sono percepiti come un suono
singolo o come suoni distinti. La soglia a cui l’intervallo è abbastanza ampio da far avvertire i due suoni
come distinti è la “Soglia di rilevazione del GAP”. Alcune ricerche sulla percezione del linguaggio, indicano
che le persone dovrebbero essere in grado di sentire le variazioni, alle frequenze tipiche del linguaggio,
nel range che va da 0 a 20 millisecondi. Per questo si presuppone che una Soglia di rilevazione del GAP
maggiore di 20 millisecondi sia anomala e può essere sintomo di un disturbo di elaborazione temporale.
Maggiore è la Soglia di rilevazione del GAP, ad esempio no ad un massimo di 300 millisecondi, maggiore
è la possibilità che una persona abbia dicoltà nella discriminazione del linguaggio.
Per variare la durata dell’interruzione (GAP) utilizzare la softkey F1 o i tasti freccia destra e sinistra (10).
Per variare la frequenza di presentazione degli incrementi utilizzare la softkey F2.
Impostare il segnale di stimolo su CH1 (WN o SN) ad un livello confortevole per il soggetto ed avviare il
test premendo il tasto START. Il paziente dovrà segnalare il riconoscimento del GAP premendo il pulsante
paziente. A ne test verrà calcolata automaticamente la percentuale di stimoli riconosciuti che sarà
possibile memorizzare premendo il testo STORE (17).
Test DLF (Dierence Limen for Frequency)
La minima variazione avvertibile, o dierenza limite, di frequenza di Toni Puri (DLF) è un limite fondamentale
di risoluzione di frequenza ed è, quindi, un criterio importante per esaminare le teorie generali sull’udito.
Due sono i metodi comuni per misurare la discriminazione di frequenza. Uno implica la presentazione di
due suoni costanti consecutivi con frequenze leggermente diverse. Al soggetto è chiesto di indicare quale
suono, il primo o il secondo, ha frequenza più alta. L’ordine dei suoni è cambiato in modo casuale tra una
prova e l’altra e il DLF è di solito considerato come quella separazione di frequenza tra gli impulsi in cui il
soggetto ottiene una certa percentuale corretta di risposte.