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cefar IFC - Che Cosè Linterferenza

cefar IFC
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o modulata. La modulazione avviene
per evitare l’adattamento nervoso e
fornire un trattamento più piacevole
all’utente. Se per il metodo quadripo-
lare si utilizza anche un VectorScan,
come nel caso di CEFAR IFC, l’area da
trattare risulta più grande in quanto la
corrente di interferenza non è costante,
bensì subisce uno scan o un’oscillazione
su un’area più ampia (40% di scan
45º di oscillazione), vedere figura 2.
1. Applicazione quadripolare.
2. Applicazione quadripolare con VectorScan.
L’applicazione bipolare, comunemente
detta premodulata (programmi 4–6 di
CEFAR IFC) prevede l’utilizzo di 2 soli
elettrodi. La corrente non viene modu-
lata nei tessuti bensì nello stimolatore
e raggiunge gli elettrodi già modulata.
L’area da trattare deve trovarsi fra i 2
elettrodi.
Per generare interferenza si devono uti-
lizzare due correnti alternate a frequen-
za media (1.001–10.000 Hz) nell’area
da trattare. Nel punto di incontro delle
due correnti a frequenza media si crea
una corrente con frequenza inferiore
(1–1.000 Hz) o bps (beats per second)
inferiore. Il vantaggio della frequenza
media è che attraversa i tessuti più
facilmente e a maggiore profondi
rispetto alla corrente a bassa frequenza,
utilizzata per la stimolazione nervosa
sensoriale e motoria.
Attraverso l’eliminazione degli impulsi
dolorosi (Gate Control Theory) e la
produzione delle endorfine, le correnti
di interferenza alleviano sia i dolori
acuti che quelli cronici. L’interferenza
può essere utilizzata anche per generare
contrazioni muscolari, ad esempio per
l’allenamento del perineo e la riduzione
degli edemi.
Per applicare l’interferenza ai tessuti,
generalmente si utilizzano due metodi:
applicazione quadripolare e applicazione
bipolare
.
L’applicazione quadripolare (pro-
grammi 1–3 di CEFAR IFC) prevede
l’utilizzo di 4 elettrodi con la corrente
che si incontra nell’area da trattare. Nel
punto di incontro della corrente si crea
un campo elettrico a forma di quadri-
foglio, vedere figura 1. La frequenza
nell’area da trattare può essere costante
CHE COS’È L’INTERFERENZA?
1. 2.
2470-200509_CEFAR_IFC_manual_inlaga_outline.indd 2005-09-14, 15:1844

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