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Mares ABYSS - PRINCIPI GENERALI DI FUNZIONAMENTO; IL PRIMO STADIO; IL SECONDO STADIΟ

Mares ABYSS
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- Profondità max 50 metri.
- Pressione max 232 bar (attacco a staffa YOKE CGA850) Fig. 1a.
- Pressione max 200 bar (attacco DIN 477/13) Fig. 1b.
- Pressione max 300 bar (attacco DIN 477/50) Fig. 1c.
- Erogatori per acque non fredde - temperatura acqua maggiore o ugualea+10°C.
- Erogatori per acque fredde - temperatura acqua inferiore a +10° C.
Secondo la norma EN 250: 2000 si considerano acque fredde quelle con temperatura inferiore a 10° C.
Per gli erogatori MARES destinati all'utilizzo in acque fredde utilizzare sempre il Kit CWD (Cold Water Diving). L'OPERAZIONE DI
MONTAGGIO DEL KIT CWD DOVRÀ ESSERE ESEGUITA SOLAMENTE DA UN'OFFICINA AUTORIZZATA MARES.
- Il secondo stadio Octopus Abyss, oltre che con il primo stadio Abyss (MR22), è utilizzabile solamente con i modelli di erogatori MARES certificati.
PRINCIPI GENERALI DI FUNZIONAMENTO
Gli erogatori riducono la pressione di alimentazione delle bombole ad un valore adatto alla respirazione. Gli erogatori moderni effettuano
questa operazione utilizzando due elementi o stadi collegati tra di loro tramite un tubo flessibile. Il primo stadio ha il compito di fornire al
secondo stadio una pressione ridotta e soprattutto costante nonostante la grande variazione che la pressione nelle bombole subisce
durante l'immersione (da 200/300 a poche decine di bar). Il secondo stadio ha il compito di portare la pressione a livello di quella
ambiente e di fornire aria al subacqueo solo in seguito ad un atto inspiratorio. Ogni stadio dell'erogatore contiene una valvola interna.
Quando nell'erogatore si produce uno squilibrio di pressione dovuto al prelievo di aria da parte del subacqueo (inizio atto inspiratorio), le
valvole si aprono e lasciano fuoriuscire l'aria sino a quando l'equilibrio di pressione si ristabilisce (fine atto inspiratorio).
IL PRIMO STADIO
Affinché il secondo stadio possa funzionare correttamente, il primo stadio deve erogare l'aria ad una giusta e soprattutto costante
pressione intermedia. Questa caratteristica di cui sono dotati i primi stadi MARES è fondamentale per ottenere una taratura ottimale del
secondo stadio in grado di assicurare le migliori prestazioni durante tutta l'immersione ed indipendentemente dalla pressione contenuta
nelle bombole. Tutti i primi stadi MARES sono disponibili, per la connessione al gruppo bombole, con attacco internazionale a staffa YOKE
CGA 850 (pressione max 232 bar), attacco filettato DIN 477/13 (pressione max 200 bar) o attacco DIN 477/50 (pressione max 300 bar) in
accordo alla norma EN 250: 2000.
IL SECONDO STADIO
Il secondo stadio ha il compito di fornire aria a pressione ambiente esclusivamente durante l'atto inspiratorio. Lo schema di secondo stadio
illustrato in Fig. 4 illustra questa funzione. Quando il sub inspira, la pressione all'interno del secondo stadio diminuisce e si crea una
differenza di pressione (squilibrio) sulla membrana. La reazione della membrana è di piegarsi verso l'interno, spingere in basso la leva di
erogazione e aprire la valvola del secondo stadio. Questa apertura consente all'aria di fluire all'interno del secondo stadio e verso il
subacqueo finché il sub smette di inspirare. La pressione allora aumenta e spinge la membrana nella direzione opposta, permettendo alla
valvola di richiudersi e interrompere l'erogazione.
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ATTENZIONE
Per ragioni di sicurezza è necessario che il manometro / dispositivo di sicurezza ad alta pressione che intendete montare
sull'erogatore sia conforme alla norma EN 250: 2000. Questa norma prescrive che il massimo flusso di aria ammesso
attraverso il raccordo verso il primo stadio, con una pressione a monte pari a 100 bar, non sia superiore a 100 litri/min.
Qualora disponiate di manometro / dispositivo di sicurezza ad alta pressione conforme alla norma EN 250:1993 o ad altre
specifiche, verificate se sul manuale di istruzione è riportata l'indicazione del flusso massimo.
L'uso di manometri / dispositivi di sicurezza non conformi alla norma EN 250: 2000 o senza l'indicazione del flusso
massimo ammesso attraverso il foro del raccordo potrebbe provocare danni anche gravi.
!!
ATTENZIONE
Per ragioni di sicurezza è sconsigliato l’impiego di secondi stadi Octopus diversi dai secondi stadi Octopus MARES
certificati. Il fabbricante non può essere ritenuto responsabile di danni a persone o cose derivanti dall’impiego di secondi
stadi Octopus diversi. I secondi stadi Octopus sono stati progettati e sottoposti a prova per la connessione ad uscite di
media pressione sul primo stadio DIVERSE da quella dedicata al secondo stadio principale. NON è ammesso l’impiego di
un secondo stadio Octopus in sostituzione del secondo stadio principale o comunque connesso all’uscita di media
pressione dedicata al secondo stadio principale.
!!
ATTENZIONE
Un'inadeguata preparazione tecnica nell'effettuare immersioni in acque fredde (inferiore a 10°C) potrebbe provocare danni
anche gravi. Prima di immergersi in acque fredde, è consigliabile una particolare preparazione effettuata sotto la
supervisione di istruttori subacquei abilitati. Non essendo possibile impedire il congelamento di un secondo stadio in
qualsiasi situazione, anche gli erogatori MARES equipaggiati con il Kit CWD potrebbero comunque manifestare fenomeni
di "congelamento". In questa situazione, gli erogatori potrebbero non funzionare correttamente. Ciò può provocare danni
anche gravi. Pertanto, per ridurre eventuali rischi, è necessaria un'adeguata preparazione per prevenire o saper affrontare
i problemi eventuali derivanti da un erogatore che presenta fenomeni di "congelamento".
In particolare in queste situazioni è opportuno rispettare quanto segue:
1) Evitare di utilizzare l'erogatore fuori dall'acqua.
2) Non azionare mai il pulsante di scarico se non in immersione.
!!
ATTENZIONE
Gli erogatori e octopus MARES sono progettati e costruiti per essere utilizzati solo con aria atmosferica compressa. Non
usate questa attrezzatura con altri gas o con aria arricchita.
Il mancato rispetto di questa avvertenza può causare usura precoce dell'attrezzatura, difetti di funzionamento e possibili
esplosioni, che possono provocare danni anche molto gravi.

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