Italiano – 10
Italiano
appena trovata e tracciare, da questo punto, una linea orizzontale,
no ad intersecare la linea verticale tracciata prima. L’incrocio tra le
due linee denisce la quota C, cioè la distanza che deve esserci
tra i due perni del braccio asolato (g. 14).
03. Fissare il motoriduttore sul pilastro (g. 15).
a) - Appoggiare il motoriduttore sul pilastro(*) facendo corrispondere
il suo asse verticale di mezzeria con la linea verticale tracciata sul
pilastro. Quindi, allineare il bordo superiore della staffa posteriore del
motoriduttore con la linea orizzontale tracciata precedentemente sul
pilastro (paragrafo 3.4).
In questa fase, accertarsi che il motoriduttore sia perfettamente in
bolla: un motoriduttore fuori asse può provocare malfunzionamenti
all’automazione.
(*) Attenzione! - Se la supercie del pilastro ha una larghezza com-
presa tra 80 e 135 mm, prima di continuare l’installazione è neces-
sario ruotare di 90° la staffa posteriore di ssaggio del motoriduttore.
Quindi seguire le istruzioni della g. 21.
b) - Segnare i punti di ssaggio, forare la supercie del pilastro e inseri-
re i tasselli; quindi, ssare il motoriduttore utilizzando viti e rondelle
adeguate. Nota - Le viti non sono comprese nel kit in quanto la loro
tipologia dipende dal materiale e dallo spessore del pilastro in cui
vanno inserite.
c) - Per la maggiore stabilità al motoriduttore è necessario regolare i suoi
piedini posteriori no a farli appoggiare sul pilastro. Questa regolazio-
ne verrà eseguita più avanti, in occasione della prima rimozione della
centrale dalla sua sede (paragrafo 5.4).
04. Ridurre la lunghezza del braccio asolato (g. 16).
a) - Svitare il dado del braccio asolato, togliere il fermo e distanziare i due
perni portandoli a una distanza uguale alla quota C trovata. Inne,
avvitare di nuovo il dado ma in modo provvisorio.
05. Vericare se la lunghezza ridotta del braccio asolato è suf-
ciente (g. 17 e 18).
a) - Portare l’anta del cancello nella posizione di massima chiusura, con-
tro il fermo di necorsa.
b) - Distendere il braccio e avvicinarlo all’anta, facendo appoggiare su
quest’ultima la staffa di fissaggio. Quindi, premere con forza il
braccio curvo contro l’anta (g. 17-1a), no a distendere com-
pletamente i due bracci; applicare la forza nel punto di snodo
(gomito). Attenzione! - la distensione completa avviene solo
quando il gomito si blocca nel suo stesso necorsa.
c) - Accertarsi che il braccio del motoriduttore sia in bolla (g. 17-1b)
e segnare con una matita il centro delle asole presenti sulla staf-
fa (g. 17-2), per permettere in seguito una regolazione ne della
chiusura dell’anta.
d) - Quindi, ssare provvisoriamente la staffa sull’anta con un morsetto o
del nastro adesivo e portare, inne, l’anta nella posizione di massima
apertura, contro il fermo di necorsa a terra.
e) - Con l’anta in questa posizione, effettuare la verica mostrata in g.
18-1: tendere un lo passante esattemente sopra ai due perni del
braccio asolato e prolungarlo no al cardine dell’anta. Se nella zona
del cardine il lo viene a trovarsi tra il cardine e il pilastro (posizione
“BB” nella g. 18-2), allungare di qualche millimetro il braccio aso-
lato (la quota C) e ripetere la verica. Quindi, se necessario ripetere
più volte l’operazione, no a quando il lo verrà a trovarsi tra la zona
di transito del cancello e il cardine dell’anta (posizione “AA” nella g.
18-2), e no a quando il braccio non urterà più contro l’ostacolo sso
a ridosso del pilastro.
06. Tagliare il braccio asolato (g. 19).
Dopo aver vericato il corretto funzionamento dell’intero braccio,
tagliare la parte superua del braccio asolato nel modo seguente.
a) - Tracciare una linea sul braccio asolato, nell’esatta posizione indicata
nella fase 1 della g. 19. Quindi smontare il braccio dalla staffa e
tagliare la parte superua del braccio.
b) - A questo punto, dopo aver tolto eventuali bave dovute al taglio,
assemblare di nuovo i componenti del braccio facendo riferimenro
alla g. 7.
A
0
50 100150 200 250
B
C
300
250
200
150
10 0
50
80
100
120
140
160
180
200
220
240
260
mm
B = 145
GRAFICO 4 (rif. al paragrafo 4.1B)
ESEMPIO: se sul pilastro del cancello
viene misurata una quota B di 145 mm,
e si misura una quota A di 135 mm, il
valore della quota C sarà di 210 mm.
14
A
B
A
B
11