lino e scuotendola energicamente, per accertarsi dell'efficace
assemblaggio dei due componenti.
Montaggio dell’erogatore
Dopo aver fissato l’equilibratore o lo schienalino con cinghiaggi,
si provvede a montare l’erogatore.
Attenzione: controllare il perfetto stato della guarnizione torica
di tenuta della rubinetteria, nota fra i subacquei come O-ring.
Questa guarnizione non deve prevedere tagli, abrasioni o altri
segni di deterioramento e deve venire sostituita almeno ogni 3
mesi anche se perfettamente integra, dato che viene sottoposta
alla elevata pressione d’aria delle bombole agli agenti atmosferici.
Si raccomanda di utilizzare esclusivamente ricambi
originali Cressi-sub.
Una volta svitato il pomolo di serraggio della staffa, si toglie dalla
sua sede il tappo di protezione del 1° stadio e si posiziona que-
st’ultimo contro l’uscita d’aria della rubinetteria, dopo aver con-
trollato che il 2° stadio sia orientato correttamente.
Si serra il pomolo della staffa, bloccando il 1° stadio alla rubinet-
teria. Non occorre serrare eccessivamente per avere una
buona tenuta.
Si apre quindi il volantino della bombola, ruotando in senso antio-
rario, mentre si tiene premuto il pulsante di erogazione manuale
del 2° stadio.
Non appena si sente fuoriuscire l’aria dal 2° stadio si toglie la pres-
sione dal pulsante di erogazione manuale e si completa quindi l’a-
pertura del volantino, fino a fondo corsa. Attraverso la feritoia alla
base del volantino deve comparire il colore rosso. È buona norma
richiudere il volantino di 1/4 di giro, ruotando in senso orario, per
non danneggiare la filettatura dell’alberino di comando.
Se si utilizza un secondo erogatore indipendente, montarlo sul-
l’uscita supplementare della rubinetteria, seguendo le stesse
procedure sopra illustrate.
Si innesta infine la frusta di bassa pressione del giubbetto equili-
bratore al gruppo di insufflazione posto all’estremità del corrugato.
CONTROLLI PRIMA DELL’USO
La pressione delle bombole deve essere controllata sull’apposito
manometro subacqueo, o sul computer dotato della funzione
manometro. La pressione indicata deve essere di circa 200 bar.
Attenzione: le bombole non sono dotate di un dispositivo di
riserva, per cui è assolutamente indispensabile utilizzare un
manometro di controllo subacqueo da applicare al 1° stadio del-
l’erogatore, che indichi il progressivo consumo d’aria durante
l’immersione e che evidenzi con una zona cromaticamente con-
trastante il raggiungimento della pressione di 50 bar, considerata
come riserva d’aria non utilizzabile ai fini dell’immersione, ma sola-
mente come scorta d’aria d’emergenza. Immergersi senza
manometro è pericolosissimo perché con c’è modo di controlla-
re i consumi e si può rimanere improvvisamente senz’aria duran-
te l’immersione con gravissimo pericolo per la propria vita.
L’erogatore va provato premendo ripetutamente il pulsante di
erogazione manuale, per accertarsi della regolare fuoriuscita del-
l’aria e quindi stringendo fra i denti il boccaglio dell’erogatore ed
effettuando alcune profonde inspirazioni ed espirazioni, in modo
da verificare il perfetto funzionamento dell’erogatore e delle val-
vole di scarico.
Se si dispone di un “octopus” (due secondi stadi collegati a un
unico 1° stadio) si deve provare nello stesso modo anche il 2°
stadio di scorta. Il funzionamento del sistema di insuflazione del
giubbetto equilibratore si controlla premendo ripetutamente il
pulsante di gonfiaggio e collaudando parimenti il perfetto funzio-
namento delle valvole di scarico. Un ultimo esame acustico può
rilevare eventuali perdite dai raccordi, delle fruste o un’autoero-
gazione d’aria dagli erogatori, tutte situazioni anomale che richie-
dano la revisione o sostituzione dei componenti difettosi.
Attenzione: una volta assemblato e controllato, l’autorespira-
tore va coricato orizzontalmente, onde evitare che una sua
caduta accidentale possa danneggiare i componenti o provoca-
re lesioni alle persone.
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Rubinetteria 27-09-2005 15:09 Pagina 3