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4.6 Fissaggio dell’azionatore alla protezione
Attenzione: Come prescritto dalla norma EN ISO 14119 l’azionatore deve essere
fissato al telaio della porta in modo inamovibile.
L’azionatore deve essere sempre fissato con almeno 4 viti
M5 con classe di resistenza 8.8 o superiore, con sotto te-
sta piano. Le viti devono essere montate con frena filetti di
media resistenza e avere un numero di filetti in presa ugua-
le o superiore al proprio diametro. Non è ammesso il fis-
saggio dell’azionatore con un numero di viti inferiore a 4.
Coppia di serraggio delle 4 viti M5 uguale a 3,0 Nm.
Dopo il fissaggio è obbligatorio tappare i fori delle 4 viti con
i tappi in dotazione. L’impiego dei tappi è considerato una
misura adatta per ridurre al minimo la possibilità di smon-
taggio dell’azionatore secondo EN ISO 14119.
Per un fissaggio corretto possono essere utilizzati anche altri mezzi come rivetti, viti di
sicurezza non smontabili (one-way) o altro sistema di fissaggio equivalente, purché in
grado di garantire un adeguato fissaggio.
4.7 Allineamento dispositivo - azionatore
Attenzione: Nonostante il di-
spositivo sia stato predisposto
per facilitare l’allineamento tra
dispositivo e azionatore, un di-
sallineamento eccessivo po-
trebbe causare un danneggia-
mento dello stesso. Verificare
periodicamente il corretto alli-
neamento tra il dispositivo e il
suo azionatore.
Disallineamento massimo ammesso dall’asse del foro, per porte rigide: ± 2,5 mm ver-
ticale e orizzontale.
L’azionatore non deve urtare esternamente alla zona di imbocco dell’azionatore e non
deve essere utilizzato come dispositivo di centraggio della protezione mobile.
Nel caso di applicazione su porte a battente, verificare che il raggio tra l’asse dell’azio-
natore e l’asse della cerniera montata sulla porta sia superiore a 150 mm.
Per le regolazioni non utilizzare un martello, svitare le viti e regolare manualmente il
dispositivo per poi serrarlo in posizione.
Questo dispositivo non è adatto per applicazioni nelle quali la porta mobile con l’azio-
natore fissato in modo inamovibile, consenta disallineamenti tali da permettere al per-
no di non entrare nel rispettivo foro presente nel dispositivo, a porta completamen-
te chiusa.
Il dispositivo è dotato di un foro passante per l’inserimento dell’azionatore. Nel
caso venga utilizzato in ambienti con presenza di polvere si raccomanda di non
ostruire il foro di uscita opposto a quello di inserimento. In questo modo even-
tuale polvere che dovesse entrare nel foro, ha la possibilità di uscire dalla par-
te opposta.
4.8 Pulsante di sblocco antipanico (Escape release)
Alcune versioni del dispositivo sono dotate di pulsante di sbloc-
co per consentire l’uscita dall’interno della macchina a perso-
nale accidentalmente intrappolato. Questo pulsante, conforme
alla norma EN ISO 14119 agisce direttamente sul meccanismo
di blocco, rilasciando subito l’azionatore indipendentemente
dalle condizioni in cui si trova il dispositivo. Inoltre l’azionamen-
to di questo pulsante provoca:
- in modalità 1: l’immediata disattivazione delle uscite sicure
OS1, OS2 e dell’uscita di segnalazione O4;
- in modalità 2: l’immediata disattivazione della sola uscita di
segnalazione O4;
- in modalità 3: l’immediata disattivazione dell’uscita sicura
OS1 e della uscita di segnalazione O4.
Il pulsante di sblocco antipanico sblocca il riparo anche se il dispositivo non è
alimentato.
Per una corretta installazione del pulsante di sblocco antipanico vanno osservate le
seguenti prescrizioni.
- Il pulsante di sblocco deve essere ben visibile dall’interno della macchina.
- Il suo azionamento deve essere facile, immediato e senza riferimenti alla modalità
in cui la macchina sta operando; per facilitare l’individuazione del pulsante e per
rendere chiara la sua funzione, sono disponibili degli adesivi di segnalazione in varie
lingue (per maggiori informazioni contattare l’organizzazione commerciale).
- Il pulsante di sblocco non deve essere azionabile da un operatore posto fuori dalla
macchina, quando la porta è chiusa.
- Per garantire un corretto funzionamento e un agevole riarmo va tenuta una distanza
compresa tra 10 e 35 mm tra la parete da dove il pulsante fuoriesce ed il pulsante di
sblocco.
- La zona di scorrimento del pulsante di sblocco va mantenuta pulita. L’ingresso di
sporcizia o di prodotti chimici potrebbero compromettere il funzionamento del di-
spositivo.
- Il personale addetto deve essere adeguatamente formato sul corretto uso del pul-
sante in modo da evitare usi impropri dello stesso (per esempio il pulsante non deve
essere utilizzato come appendi abiti).
- Il pulsante di sblocco non deve essere utilizzato come arresto di emergenza della
macchina.
Per l’installazione su pareti di spessore superiore a 20 mm sono disponibili delle pro-
lunghe per il pulsante di sblocco.
max 100 mm
Per una corretta installazione delle prolunghe osservare le seguenti prescrizioni:
- non superare la lunghezza complessiva di 100 mm tra pulsante di sblocco e disposi-
tivo;
- utilizzare sempre adesivo frenafiletti di media resistenza su ogni accoppiamento
filettato tra pulsante, prolunghe e dispositivo;
- evitare torsioni e flessioni del pulsante di sblocco, se necessario adottare un’ap-
posita guida di scorrimento (tubo o boccola) quando il pulsante e le sue prolunghe
superano la lunghezza di 70 mm;
- coppia di serraggio pulsante e prolunghe da 3 a 4 Nm con frena filetti di media resi-
stenza.
4.9 Sblocco ausiliario con utensile o a serratura (Auxiliary release)
Alcune versioni del dispositivo sono dotate di sbloc-
co ausiliario per consentire un’agevole installazione
(sblocco a cacciavite) o per permettere l’apertura so-
lamente a personale autorizzato (sblocco a serratu-
ra). Entrambi questi sblocchi meccanici agiscono
all’interno del dispositivo come il pulsante di sblocco
antipanico precedentemente descritto. Pertanto
sbloccano il riparo anche in caso di mancanza di tensione. Solo il manutentore della
macchina adeguatamente formato sui pericoli derivanti dal loro utilizzo è autorizzato
ad azionare questi dispositivi di sblocco.
4.9.1 Utilizzo dello sblocco ausiliario a cacciavite
- Ruotare il dispositivo di sblocco a cacciavite di 180° in verso antiorario.
4.9.2 Utilizzo dello sblocco ausiliario a serratura
- Aprire il cappuccio di protezione.
- Inserire la chiave fornita in dotazione con il dispositivo e ruotare in senso orario di
180°.
- Non forzare la chiave oltre i 180°.
- Ogni qual volta la chiave venga estratta, chiudere il cappuccio in gomma.
- La chiave di sblocco deve essere a disposizione del solo manutentore della macchi-
na e conservata in luogo segregato.
- La chiave di sblocco non deve essere a disposizione dell’operatore della macchina.
- La chiave di sblocco non deve essere lasciata inserita nel dispositivo durante il nor-
male utilizzo della macchina.
Per applicazioni particolari sono disponibili versioni completamente prive di qual-
siasi sblocco ausiliario.
4.10 Collegamenti elettrici del dispositivo
Attenzione: Il dispositivo è dotato di uscite elettroniche sicure allo stato solido
di tipo OSSD. Queste uscite hanno un comportamento diverso rispetto ad un
contatto elettromeccanico. L’utilizzo e l’installazione di un dispositivo di sicurez-
za con uscite allo stato solido è consentito solo se si conoscono nel dettaglio,
tutte le caratteristiche di questa particolare tipologia di uscite.
4.10.1 Collegamenti elettrici interruttore di sicurezza
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Versioni con connettore M12 Versioni con cavo
Connessione NS ••••••M• NS ••••••P• NS ••••••Q• NS ••••••A•
NS ••••••B•
NS ••••••E•
A1 1 1 1 marrone marrone
A2 3 3 3 bianco blu
IE1 10 8 8 viola rosso
IE2 12 5 / rosso-blu viola
O3 5 2 / rosa nero
O4 9 / 5
(a)
rosso /
IS1 2 / 2 blu /
IS2 6 / 6 giallo /
OS1 4 4 4 verde rosso-bianco
OS2 7 7 7 nero nero-bianco
I3 8 6 / grigio viola-bianco
I5 11 / / grigio-rosa /
Legenda: A1 = Ingresso alimentazione +24 Vdc; A2 = Ingresso alimentazione 0 V;
IE1, IE2 = Ingressi attivazione elettromagnete modalità a doppio canale; O3 = Uscita di
segnalazione azionatore inserito; O4 = Uscita di segnalazione azionatore inserito e bloccato;
IS1, IS2 = Ingressi sicuri; OS1, OS2 = Uscite sicure; I3 = Ingresso di programmazione azionatore/
reset; I5 = Ingresso EDM (disponibile solo nella versione NS •5••••••).
Nota:
(a)
Disponibile nel connettore a 8 poli, non disponibile a fine catena con connettori a Y.
4.10.2 Collegamenti interni dispositivi di comando integrati
L’interruttore può essere fornito nella versione con custodia allungata, dotata di dispo-
sitivi di comando integrati. Nella tabella 1 vengono rappresentati i collegamenti stan-
dard previsti per questi dispositivi. A richiesta sono disponibili altre configurazioni.
4.11 Punti di intervento sensore RFID
Il sensore RFID posto nel dispositivo riconosce l’azionatore quando viene posiziona-
to di fronte ad esso. All’interno di questo campo viene attivata l’uscita di segnalazio-
ne O3 ed il led ACT per segnalare la condizione di riparo chiuso. In questa condizio-
ne è possibile ottenere il bloccaggio dello stesso attraverso gli ingressi IE1 e IE2. A
bloccaggio avvenuto vengono attivati il led LOCK e l’uscita O4. Contemporaneamen-
te il sensore RFID modifica la propria distanza di sgancio ampliandola, questo per evi-
tare che vibrazioni o urti a riparo bloccato possano generare un’apertura indesidera-
ta delle uscite OS1, OS2 e O4. Se gli ingressi IE1 e IE2 vengono attivati o disattivati
senza la presenza dell’azionatore, il dispositivo non esegue nessun bloccaggio e non
attiva nessuna delle uscite OS1, OS2, O4. Per poter aprire la protezione è necessa-
rio agire attraverso gli ingressi IE1 e IE2, a protezione sbloccata verrà disattivata l’u-
scita O4 e il led LOCK verrà spento. A questo punto il sensore RFID riporterà la pro-
pria distanza di intervento ai valori iniziali e aprendo il riparo, saranno disattivati l’usci-
ta O3 ed il led ACT.