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ITA
+0300046IE - rel. 1.2 - 14.01.2021
• Abilita terminazione 120Ω: consente di abilitare la terminazione a 120Ω.
Questa terminazione va attivata se lo strumento si trova al termine del
bus di rete Modbus RS-485, al ne di ridurre le riessioni del segnale
lungo la linea seriale che possono causare problemi di comunicazione.
Valore predenito: disabilitata.
AVVERTENZA: Data la presenza della funzione “Abilita terminazione
120Ω”, i Gas Detector serie GLD non richiedono l’installazione sica di un
resistore come resistenza di terminazione.
USCITE
• Uscita analogica: questa funzione permette l’impostazione del tipo di
uscita analogica desiderato.
Tipologie impostabili: 4-20 mA, 0-5 V, 1-5 V, 0-10 V o 2-10 V.
Uscita predenita: 4-20 mA.
• Segnale acustico: questa funzione permette di abilitare o disabilitare
il cicalino.
Valore predenito: abilitato.
NOTA: la disabilitazione porterà il cicalino a non attivarsi durante
le fasi di allarme e di guasto, ma si attiverà ugualmente in fase di
connessione Bluetooth.
• Relè di avaria: questa funzione permette di invertire il funzionamento
dei relè, rendendoli eccitati durante il normale funzionamento. Questo
garantisce quindi l’attivazione dei relè in caso di calo di tensione
di alimentazione, che spegnerebbe il dispositivo. Per dettagli sul
funzionamento del relè di avaria, si veda il paragrafo “5.5 – Tabella per
la logica dei relè”.
Valore predenito: disabilitata.
• Ritardo allarme: attraverso questa funzione è possibile impostare
un tempo di ritardo (in minuti) che lo strumento attenderà prima di
attivare la condizione di allarme. Se la condizione di allarme rientra
(anche brevemente), il timer impostato si resetta e ricominerà il
conteggio dal valore impostato. Questa funzione può essere utilizzata
per evitare che brevi transitori di alta concentrazione di gas possano
attivare gli allarmi.
Valori impostabili: da 0 a 15 minuti.
Valore predenito: 0 minuti.
• Regolazione zero analogico: attraverso il cursore è possibile regolare
l’uscita analogica applicando un oset sso. Questa funzione diventa
essenziale in caso di uscita analogica in tensione, in quanto consente
di compensare la caduta di tensione dovuta alla resistenza del cavo.
Valori impostabili: da -10% a +10% rispetto al valore di fondo scala.
Valore predenito: 0%.
• Intervallo scostamento analogico: questa funzione permette, agendo
sul cursore dedicato, di adattare il range dell’uscita analogica ad una
percentuale dell’intervallo di concentrazione (in ppm) misurabile dal
Gas Detector. Per esempio, avendo un Gas Detector a R-1234yf, 0-1000
ppm, con uscita analogica 4-20 mA, se l’intervallo di scostamento
analogico viene posto al 20% l’intero range di uscita analogica
copre solo il primo 20% dell’intervallo di misurazione del gas. Perciò
nell’intervallo 0-200 ppm l’uscita sarà 4-20 mA. Concentrazioni tra i 200
e i 1000 ppm manterranno l’uscita analogica a 20 mA.
Valori impostabili: da 20% a 100%.
Valore predenito: 100%.
3.7.7 Scheda dei Registri
Nella Scheda dei Registri è possibile visualizzare l’elenco delle precedenti
Calibrazioni e Bump Test e relativi report emessi. La lista può essere
cancellata premendo sul pulsante “Cancella”. I Registri di Calibrazione
sono visualizzabili anche attraverso il sotto-menù “Visualizza Registri”,
raggiungibile attraverso il Menù a scomparsa in alto a sinistra.
3.7.8 Codice di Sblocco
Per motivi di sicurezza, l’accesso alle opzioni di congurazione, di test e
di calibrazione è limitato solo agli utenti autorizzati. L’accesso a queste
funzioni richiede l’uso di un codice di sblocco.
Il codice di sblocco predenito dello strumento è “1234”.
Lo strumento rimarrà sbloccato no al termine della connessione
Bluetooth®.
IMPORTANTE: Non confondere la “Password” (valore di default
“123456”) richiesta per il collegamento Bluetooth® con il “Codice
di Sblocco” (valore di default “1234”) richiesto per accedere alla
congurazione del dispositivo.
AVVERTENZA: L’alias predenito, la password e il codice di sblocco
possono essere modicati all’interno della scheda di congurazione.
I valori predeniti devono essere modicati dopo l’installazione dello
strumento per motivi di sicurezza.
Fig. 3.k