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Paso P8136
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DATASHEET
P8136
9
5.4 Impianto con amplificazione a gruppi multipli
Questa configurazione è un’applicazione delle 3 precedenti 5.1 – 5.2 – 5.3 che mostra la possibilità di dimensionare l’impianto secondo molteplici
esigenze:
• dividere fisicamente l’installazione in più sottosistemi localizzati in posti distanti tra loro;
• creare sottosistemi con postazioni di chiamata locale;
• ottimizzare l’utilizzo degli amplificatori in base alle esigenze del sistema e alla potenza delle varie zone.
Nello schema di esempio, è raffigurato un impianto suddiviso in quattro sottosistemi o gruppi:
- il sottosistema A, gruppo 0 (12 zone) costituito dall’insieme master/slave di indirizzo 0 ed 1.
- il sottosistema B, gruppo 1 (6 zone) costituito dallo slave di indirizzo 2.
- il sottosistema C, gruppo 2 (12 zone) costituito dagli slave di indirizzo 3 e 4.
- il sottosistema D, gruppo 3 (6 zone) costituito dallo slave di indirizzo 5.
Dall’esempio raffigurato si notano le seguenti caratteristiche di impianto:
Un sistema master può essere costituito da più sottosistemi di tipologie diverse.
Le postazioni locali possono chiamare su tutte le zone del proprio gruppo di appartenenza
(se il numero di tasti di selezione lo consente).
Le postazioni locali di gruppi diversi possono effettuare chiamate contemporanee,
all’interno del proprio gruppo, indipendentemente dalla priorità delle stesse.
Dimensionamento
Per il sottosistema di gruppo 0 seguire le indicazioni del par. 5.1.
Per il sottosistema di gruppo 1 seguire le indicazioni del par. 5.3.
Per i sottosistemi di gruppo 2 e 3 seguire le indicazioni del par. 5.2.
Le unità slave che al proprio ingresso SPEECH (17-22) condividono il segnale
dello stesso amplificatore VOCE o della stessa uscita MIX OUT (27), DEVONO
OBBLIGATORIAMENTE essere impostati sullo stesso Gruppo. Le postazioni locali,
di ciascun gruppo, devono essere collegate solo all’unità slave di indirizzo più basso
(capogruppo).
Per mezzo delle interconnessioni SLAVE LINK (33) è possibile realizzare un sistema con diversi gruppi di chiamata che condividono il canale
musicale della stessa sorgente collegata al master. Viceversa, per mezzo dei singoli ingressi MUSIC IN (25) di ogni unità slave, è possibile
collegare una diversa sorgente musicale per ogni slave, anche se appartenenti allo stesso gruppo di chiamata. Questa configurazione è
permessa solo per i sistemi in modalità DUAL, collegando opportunamente gli ingressi MUSIC (18-23) ai rispettivi amplificatori per canale
musica o alle rispettive uscite MUSIC OUT (26) della propria unità slave (per dettagli vedere par. “Collegamento sorgenti musicali – Interruzione
del segnale musciale da connessione Slave Link” in APPENDICE).
IN M. IN SP
Z7 Z12
P8136
LINK
ACIO8136
Unità LOCALI
Z1 Z6
IN M. IN SP
LINK
P8236
Z25 Z30
IN M. IN SP
Z36Z31
IN M. IN SP
P8236
MIX
OUT
A
VOCE / MUSICA
MUSICA
IN M. IN SPMIX
OUT
VOCE
Z13
P8236
MUSIC IN
IN M. IN SPMIX
OUT
Z24Z19
P8236
MUSIC IN
MUSICA
A
A
VOCE
P8236
LINK
LINK
3
5
A
Z18
A
MIX
OUT
MUSICA
A
A
VOCE
A
B
C
D
Indirizzo M:
Indirizzo S:
Gruppo:
Mod.
0
0
0
SINGLE
Indirizzo S:
Gruppo:
Mod.
1
0
SINGLE
Indirizzo S:
Gruppo:
Mod.
2
1
DUAL
Indirizzo S:
Gruppo:
Mod.
5
3
DUAL
Indirizzo S:
Gruppo:
Mod.
4
2
DUAL
Indirizzo S:
Gruppo:
Mod.
3
2
DUAL
Unità MASTER
(zone da 1 a 36)
MUSIC
OUT
MUSIC
OUT
MUSIC
OUT
Unità LOCALI
Unità LOCALI
Unità LOCALI
1
1
2
2
4
Collegamento Unità
Locali
Collegamento Unità
Master
Collegamenti Master/Slave
3
Collegamento amplificatori/diffusori
2
4
Collegamento sorgenti sonore
1
5
Vedi
APPENDICE, Sezione B

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