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AVVERTENZE GENERALI
Negli edici esistenti questa caldaia a tiraggio naturale deve essere collegata solo ad una canna fumaria collettiva ramicata
per evacuare i residui della combustione verso l’esterno del locale in cui si trova la caldaia. La caldaia trae l’aria necessaria
alla combustione direttamente dal locale ed è munita di dispositivo rompi tiraggio - antivento. A causa di un’inferiore ecienza,
qualsiasi altro uso di questa caldaia deve essere evitato in quanto darebbe luogo a un maggiore consumo energetico e a costi di
funzionamento più elevati.
Questa caldaia serve a riscaldare l’acqua ad una temperatura inferiore a quella di ebollizione a pressione atmosferica. Essa deve
essere allacciata ad un impianto di riscaldamento e ad una rete di distribuzione di acqua calda sanitaria, compatibilmente alle sue
prestazioni ed alla sua potenza. Prima di far allacciare la caldaia da personale professionalmente qualicato, secondo il DM n°
37 del 22.01.08, far eettuare:
• Una verica che la caldaia sia predisposta per il funzionamento con il tipo di gas disponibile. Questo è rilevabile dalla scritta
sull’imballo e dalla targa presente sull’apparecchio.
• Una verica che la caldaia abbia un condotto sso di scarico dei fumi all’esterno con diametro non inferiore al collare della
cappa.
• Un controllo che il camino abbia un tiraggio adeguato e non presenti strozzature.
• Un controllo che, nel caso di raccordi su canne fumarie preesistenti, queste siano state perfettamente pulite poiché le scorie,
staccandosi dalle pareti durante il funzionamento, potrebbero occludere il passaggio dei fumi.
• Risulta inoltre indispensabile, al ne di preservare il corretto funzionamento e la garanzia dell’apparecchio, seguire le
precauzioni di seguito riportate.
1. Circuito sanitario
1.1 Se la durezza dell’acqua supera il valore di 20 °F (1 °F = 10 mg di carbonato di calcio per litro d’acqua) si prescrive l’installazione
di un dosatore di polifosfati o di un sistema di pari eetto rispondente alle normative vigenti.
1.2 E’ necessario eettuare un lavaggio accurato dell’impianto dopo l’installazione dell’apparecchio e prima del suo utilizzo.
1.3 I materiali utilizzati per il circuito acqua sanitaria sono conformi alla Direttiva 98/83/CE.
2. Circuito di riscaldamento
2.1 Impianto nuovo: Prima di procedere all’installazione della caldaia l’impianto deve essere opportunamente pulito allo scopo
di eliminare residui di lettature, saldature ed eventuali solventi utilizzando prodotti idonei disponibili sul mercato non acidi e non
alcalini, che non attacchino i metalli, le parti in plastica e gomma. Per la protezione dell’impianto dalle incrostazioni è necessario
l’utilizzo di prodotti inibitori quali SENTINEL X100 e FERNOX protettivo per impianti di riscaldamento. Per l’utilizzo di questi
prodotti seguire attentamente le istruzioni fornite con i prodotti stessi.
2.2 Impianto esistente: Prima di procedere all’installazione della caldaia l’impianto deve essere completamente svuotato ed
opportunamente pulito da fanghi e contaminanti utilizzando prodotti idonei disponibili sul mercato. I prodotti raccomandati per
la pulizia sono: SENTINEL X300 o X400 e FERNOX rigeneratore per impianti di riscaldamento. Per l’utilizzo di questi prodotti
seguire attentamente le istruzioni fornite con i prodotti stessi. Ricordiamo che la presenza di depositi nell’impianto di riscaldamento
comporta dei problemi funzionali alla caldaia (es. surriscaldamento e rumorosità dello scambiatore)
La prima accensione deve essere eettuata dal Servizio di Assistenza Tecnica autorizzato che dovrà vericare:
• Che i dati di targa siano rispondenti a quelli delle reti di alimentazione (elettrica, idrica, gas).
• Che l’installazione sia conforme alle normative vigenti.
• Che sia stato eettuato regolarmente il collegamento alla rete elettrica provvista di messa a terra.
La mancata osservazione di queste avvertenze comporta il decadimento della garanzia dell’apparecchio. Prima della messa
in funzione togliere il lm protettivo della caldaia. Non utilizzare per lo scopo utensili o materiali abrasivi perché potrebbero
danneggiare le parti verniciate.
CONSIGLI PER IL RISPARMIO ENERGETICO
Regolazione del riscaldamento
Regolare la temperatura di mandata caldaia in funzione del tipo di impianto. Per impianti con termosifoni, si consiglia di impostare
una temperatura massima di mandata dell'acqua di riscaldamento di circa 60°C, aumentare tale valore qualora non si dovesse
raggiungere il comfort ambiente richiesto. Nel caso di impianto con pannelli radianti a pavimento, non superare la temperatura
prevista dal progettista dell'impianto. È consigliabile l’utilizzo della Sonda Esterna e/o del Pannello di Controllo per adattare
automaticamente la temperatura di mandata in funzione delle condizioni atmosferiche o della temperatura interna. In questo
modo non viene prodotto più calore di quello che è eettivamente necessario. Utilizzare termostati ambiente per regolare la
temperatura senza surriscaldare i locali. Ogni grado in eccesso comporta un consumo energetico maggiore, pari a circa il 6%.
Adeguare la temperatura ambiente anche in funzione del tipo di utilizzo dei locali. Ad esempio, la camera da letto o le stanze meno
usate possono essere riscaldate ad una temperatura inferiore. Utilizzare la programmazione oraria ed impostare la temperatura
ambiente nelle ore notturne inferiore a quella nelle ore diurne di circa 5°C. Un valore più basso non conviene in termini di risparmio
economico. Solo in caso di assenza prolungata, come ad esempio una vacanza, abbassare ulteriormente il set di temperatura.
Non coprire i radiatori per evitare la corretta circolazione dell’aria. Non lasciare le nestre socchiuse per aerare i locali, ma aprire
le completamente per un breve periodo.
Acqua calda sanitaria
Un buon risparmio si ottiene impostando la temperatura sanitaria dell’acqua desiderata evitando di miscelarla con l’acqua fredda.
Ogni ulteriore riscaldamento causa uno spreco di energia e una maggiore creazione del calcare.